Sono sei i punti di forza delle stufe in pietra ollare ODIN®

FACILE
INSTALLAZIONE

L’assemblaggio della stufa avviene in assenza di collanti e/o siliconi, escludendo l’impiego di malte e collanti. Il montaggio avviene “a secco”.

FACILE
GESTIONE

La stufa Odin® è alimentata mediamente una/tre volte al giorno inserendo tutta la legna necessaria in un unica soluzione, senza doverla alimentare costantemente.

Sarà la stufa al vostro servizio e non voi al suo servizio. Non dovrete aprire più la porta della stufa per inserire altri pezzi di legna evitando la possibilità di fuoriuscita di fumo o di cattivo odore e di tizzoni ardenti.

FACILE
MANUTENZIONE

La manutenzione della stufa richiederà solo pochi minuti alla settimana.

Bruciando ad elevate temperature in camera di combustione, oltre a recuperare maggiori calorie dalla legna, si avranno minori quantità di ceneri incombuste che verranno rimosse generalmente ogni 7/10 giorni.

VERSATILE

La maggior parte dei modelli di stufe in pietra ollare Odin®  sono predisposte di serie con uscita fumi superiore e posteriore ed in alcuni casi anche laterale.

Alcuni modelli di stufa possono essere potenziati ulteriormente acquistando anche successivamente un ulteriore giro pietre.

NATURALMENTE
ECOLOGICA

Una stufa in pietra ollare Odin®  è costituita per il 95% in pietra ollare norvegese e per il restante 5% da componenti metalliche e vetro ceramico (porta, anelli e lame metalliche). Per il taglio della pietra ollare viene usata solo acqua per la lubrificazione degli utensili di lavorazione.

Le superfici esterne della stufa sono solo levigate e non lucidate, senza impiego di alcun additivo chimico.

SEMPLICE
E SICURA

Una stufa ad accumulo e a lento rilascio di calore, come una stufa  in pietra ollare Odin® , è  più sicura rispetto ad una stufa o caminetto tradizionale (a fuoco continuo) in quanto richiederà per la combustione ossigeno per circa due ore al giorno.

In caso di installazione nel reparto notte con una stufa in pietra ollare Odin® si avrà la certezza matematica che la stufa essendo “spenta” non consumerà ossigeno durante la notte, ma comunque riscalderà gli ambienti grazie alle sue caratteristiche di rilascio di calore prolungato.